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S.P.A.M – Si vive una vita sola

S.P.A.M – Si vive una vita sola | Scene per attori muti
regia Luca Spadaro

Aiuto regia Sebastiano Bottari
Con Matteo Ippolito, Silvia Pietta, Noemi Radice, Massimiliano Zampetti
Scene e costumi Alberto Allegretti
Responsabile tecnica Francesca Brancaccio
Produzione Teatro d’Emergenza
Debutto 5, 6 giugno 2021 al Teatro Foce di Lugano


S.P.A.M – TRAILER

Quante cose accadono tra vicini di casa? Quante storie si intrecciano? Quante cose ci diciamo senza proferire parola?
Quattro personaggi condividono il condominio, l’ascensore, alcuni addirittura il letto eppure, durante tutto lo spettacolo, sono completamente muti, non si parlano. Eppure comunicano, per tutto il tempo.

S.P.A.M. – Si vive una vita sola (Scene Per Attori Muti) è uno spettacolo di Teatro d’Emergenza completamente muto, in cui i personaggi vengono colti solo in momenti in cui non parlano, per solitudine, per eccesso di emozione o per mancanza di fantasia..


Due spettacoli da rivedere
Parole e silenzi di due originali debutti

“…Dalla colorata scenografia a piani rialzati che ricorda Animali notturni, spettacolo di Spadaro del
2018 e, a ben vedere, con una struttura abbastanza simile, S.P.A.M. muove la trama su quattro
personaggi in uno stabile comune
, con percorsi paralleli e incontri casuali in ascensore. Da un lato
c’è la coppia che scoppia fra la routine quotidiana e cali di desiderio che alla fine si ritrova, dall’altro
troviamo lo scrittore malaticcio, in manco di creatività, amante di videogiochi e dei Led Zeppelin (in
sottofondo Babe I’m Gonna Leave You…) che cede alla carne con la simpatica colf in uno slancio che
gli sarà fatale. La bella e riuscita sfida di Spadaro sceglie di mettere in scena un divertito intreccio
senza parole cedendo solo a qualche mugugno, a fugaci interiezioni e poche azioni mimate (con
suoni registrati). Sono molto bravi gli attori del Teatro d’Emergenza nel sottostare al regime del
silenzio senza abdicare alla pantomima. Per loro convinti e ripetuti applausi: da Silvia Pietta a Noemi
Radice, Massimiliano Zampetti e Matteo Ippolito.”

Estratto della recensione del critico Giorgio Thoeni su L’Osservatore del 14/06/2021

organizzazione@teatrodemergenza.com